Sembra un'eternità dall'ultima volta che ebbi in mano un numero di Topolino, ed in effetti sono passati circa vent'anni dall'ultimo numero che avevo acquistato.
Premetto che, fino ad allora, ero stato un ottimo collezionista e amante di tutto il mondo che ruota attorno alla Walt Disney. Lo sono tutt'oggi, anche se non prendevo, come detto, da molto tempo la rivista per ragioni più che altro dovute al dover risparmiare qualcosa (facevo l'università, compravo parecchi "manga", altra mia passione, ed i soldi non bastavano mai).
L'occasione, dopo così tanto, è venuta per la curiosità rispetto ad una storia che parla in modo molto esplicito di architettura. Certo non potevo parlarne su "Correnti d'Architettura", vista la natura molto informale dell'argomento, ma qui su Keikoowave, dove mi pare non avessi ancora affrontato il discorso "fumetti", mi sembra decisamente appropriato.
La storia principale, "Sottopolinia", ha chiari riferimenti alla materia. L'idea di una Topolinia sotterranea che fa il verso a diverse strutture che si stanno realizzando in giro per il mondo è evidente. E la redazione lo chiarisce esplicitamente, interponendo tra le due parti della storia un piccolo, ma chiaro, articolo che ne parla.
Divertente sopratutto la "disneyzzazione" dell'architetto Renzo Piano, rinominato per l'occasione "Enzo Pianoterra".
Sono rimasto stupito di vedere come l'impostazione generale dell'albo non sia cambiata dopo questi anni. Le storie hanno sempre la stessa matrice chiara e sono molto godibili (anche se si leggono davvero in fretta... ma forse quella è colpa mia). Sono inframmezzate dai soliti redazionali, semplici e informativi senza essere banali, dopotutto è dedicata principalmente ai ragazzi.
Ci sono le solite pubblicità "alla Topolino", quelle che il Dott. Manhattan nel suo blog chiamerebbe "fuorvianti", solo che sono in numero molto ridotto: giusto due o tre. Le altre sono sopratutto promozioni legate alla stessa Disney. Praticamente il suddetto Doc. del futuro avrebbe poco da scrivere se si basasse su questi numeri attuali.
Peccato, anche le vecchie pubblicità che ricordavo facevano parte della "fauna" topoliniana dei miei tempi!
La lettura credo che continuerà anche la settimana prossima, perchè Disney pare voler continuare nel percorso arte: nel numero 2969 infatti si parlerà di Peggy Duckenheim (ed ogni riferimento a Peggy Guggenheim mi pare abbastanza scontato). Sarà d'obbligo una mini recensione, per cui do appuntamento a tutti alla settimana prossima.
Joystar
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