Ma, tra il dire ed il fare, il tempo passa e non amo fare semplici repost tradotti (brutta, bruttissima pratica di molti blog italiani che traducono mediocremente post vari da siti famosi in inlgese e magari li spacciano pure per propri).
Ecco quindi un mio breve appunto in merito. Dal titolo, e guardando le varie foto di cui ho corredato il post, si evince, che l'iniziativa nata lo scorso marzo ad Osaka per ricordare l'anniversario dello tsunami del 2011 è qualcosa di meritevole da parte della Lego.
Si trattava infatti di far ricostruire ai bambini intere parti del Giappone utilizzando una manciata di Lego bianchi (una manciata per bambino si intende...) posizionando la propria costruzione all'interno una enorme mappa dell'arcipelago Nipponico.
Il risultato è questo enorme insieme di strutture di lego che soprendono nella loro complessità. Ricordiamo infatti che sono realizzate tutte da bambini. L'insieme è molto futuristico e ricorda quei panorami di città uscite dai libri e film di fantascienza. Il bianco poi rende il tutto molto più etereo (anche se ci sono diverse parti colorate, tipo alcuni palazzi storici o punti particolari... o forse perchè avevano finiti i lego bianchi?).
La relizzazione si è completata in poco più di un mese, ad aprile, e ci sono voluti 1.800.000 pezzi di lego ed il lavoro di circa 5000 ragazzi che hanno partecipato all'impresa.
Che dire in chiusura? Che magari un iniziativa simile in italia, per ricordare l'abruzzo o l'emilia, giusto per citare gli ultimi due drammatici eventi, sarebbe certo stata una cosa interessante.
Joystar
Fonte (in inglese): http://kotaku.com/5934514/what-it-was-like-rebuilding-japan-out-of-lego
Photo credit: http://kotaku.com
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