Era da 3 anni, con l'uscita di Brisingr, terzo libro del Ciclo dell' Eredità, che aspettavo di leggere il capitolo conclusivo - Inheritance, appunto- della saga che iniziò col fortunato Eragon.
Sono finalmente riuscito a leggerlo, e devo dire che mi aspettavo di più da Paolini, che ha sicuramente migliorato lo stile, ma non il contenuto. Eh si, perchè non sono poche le parti di noia, date spesso proprio da questo linguaggio più sottile e preciso: tutto è descritto nei minimi particolari, dai paesaggi alle strategie militari, dai ragionamenti politici alle situazioni più normali. Ciò sarebbe anche un bene, se non avvenisse in modo martellante per diverse parti del racconto(soprattutto durante le battaglie).
Ma ciò che mi ha lasciato più deluso sono i dubbi irrisolti, fin troppi: quando ho letto la parola "FINE" ho sentito un senso di incompletezza, di mancanza, come se fosse ovvio che la storia sarebbe continuata in un quinto libro... ma ahimè non sarà così.
Poi non capisco le varie incongruenze presenti nel romanzo... Paolini ha creato un mondo forse troppo complesso da gestire, per le sue capacità.
Insomma, lo collocherei in una via di mezzo fra gli entusiasmanti Eragon e Eldest, ed il più che deludente Brisingr, che di buono aveva solo l'inizio.
Mi fermo qui, non ho intenzione di fare una recensione approfondita, anche perchè mi metterei di sicuro a spoilerare :P
Sé onr sverdar sitja hvass.
P.s. Chi ha letto i ringraziamenti a fine libro avrà di certo capito il significato del titolo ;)
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