Il titolo non è fantastico, d'accordo, ma non mi veniva di meglio per introdurre l'argomento Twitter.
Se qualcuno lurka* di tanto in tanto i miei tweets, grazie anche al widget che ho messo sul menù destro di questo blog, avrà notato, nell'ultimo mese, un sostanziale aumento degli stessi.
Mentre su facebook i miei interventi sono rari, su twitter sto pian piano incrementando la mia presenza.
La prima osservazione è ovviamente di carattere personale, dovuta al fatto che probabilmente mi trovo meglio con twitter che con facebook. Considerazione probabilmente ovvia. Ma, oltre a motivazoni personali dovute a mie inclinazioni mentali, carattere, modo di pensare etc.., il motivo è dovuto alla differenza caratteristica tra i due tipi di "social network". Al di là dell'aspetto e delle funzioni particolari, il vero aspetto che rende i due servizi così diversi risiede, secondo me, nelle modalità di gestione delle "amicizie" ed al focus differente cui entrambi i servizi indirizzano il loro vero target.
In facebook si è indirizzati ad avere molti amici, ed i contenuti spesso prendono importanza a seconda della persona che posta: portando il discorso a livello interpersonale ed escludendo di fatto chiunque non faccia parte del "gruppo", al di là di aver trovato un argomento che poteva interessare. Ovviamente questo succede anche a seconda delle impostazioni della privacy dei membri di facebook: una gestione molto libera (ma poco consigliabile) può permettere a chiunque di postare nella bacheca di un'altra persona. Invece su twitter l'importante non è il rapporto tra i "follower" ed i "followed" ma l'argomento di cui si parla. Questa fondamentale differenza porta più facebook, diciamo, alla "chiacchera tra amici" e twitter invece ad evidenziare la ricerca dell'argomento che ci interessa maggiormente. Ovviamente le cose si compenetrano tra loro e possono funzionare a parti invertite, infatti spesso twitter viene usato per parlare di argomenti di gossip o spensierati, e viceversa su facebook può anche nascere un bella discussione sull'ultimo ritrovato in campo medico e la sua efficacia (esempio a caso).
La differenza, come accennato sopra, rimane la possibilità di rispondere su quel particolare argomento. Su twitter, questo meccanismo, rende semplice il contatto tra le persone che siano famose o meno. Mentre su facebook la pagina di una celebrità è quasi sempre una finestra rappresentativa (con poche eccezzioni), su twitter capita spesso di poter leggere e rispondere a tweets di personaggi famosi o che siano loro a rispondere a te se l'argomento che hai citato li tocca da vicino. Chiaro che non possono rispondere a tutti, il tempo e le possibilità sono le stesse che avremo noi al loro posto e se dovessimo rispondere, tipo, a 10.000 persone non ci basterebbero mesi...
Inoltre il vincolo dei caratteri modello sms porta a sintetizzare all'estremo i concetti e quindi a sprecare il meno possibile in divagazioni (cosa che su facebook, un commento dopo l'altro, accade spesso).
Non volevo ovviamente fare un parallelo con facebook che, come descritto sopra, rimane un ambiente molto diverso. Mi serviva solo per puntualizzare l'importanza dell'apertura di twitter. Spesso infatti si hanno delle remore a postare la prima cosa che viene in mente su facebook (ovvio che mi riferisco al mio modo di vedere le cose... l'analisi è assolutamente soggettiva in questo caso) perchè essendo la platea dei potenziali lettori appartenente alla cerchia di amici (ma assai più spesso conoscenti e pochi amici nel vero senso) è preferibile evitare di banalizzare se stessi con uscite, diciamo, poco edificanti.
Twitter, al contrario, avendo come platea il mondo (oppure nessuno) ti permette di buttare lì quel pensiero, anche se banale, non avendo nessuna preoccupazione di essere giudicato... perchè spesso ai tuoi (pochi come nel mio caso) follower non interessa o perchè magari il tuo tweet si perde nel flusso continuo di aggiornamenti che scorrono nella timeline. Può sembrare un controsenso, perchè qualcuno potrebbe obiettare che alcune cose si potrebbero dire solo davanti a conoscenti, ma io credo che si debba riflettere sul fatto che l'idividuo si senta più libero in uno spazio aperto che non in una cerchia chiusa. Quante volte evitiamo di confidare cose personali in famiglia ma le diciamo invece a persone che conosciamo poco? Ecco appunto....
Tornando a Twitter: il servizio è anche molto facile da usare, anzi la sua somiglianza al noto sms lo rende amichevole anche ad un primo approccio. Per poterlo però sfruttare al meglio è utile conoscere alcune cose, insite nel servizio,ma non chiare se si è alle prime volte.
La prima particolarità che salta subito all'occhio, quando si vedono scorrere gli aggiornamenti delle persone che seguiamo, sono quelle parole che iniziano con il cancelletto (#). Quelli sono gli hashtag e sono stati introdotti per evidenziare al volo le parole che potrebbero essere utili per un ricerca rapida.
Inoltre servono per evidenziare quelle che rappresentano la seconda particolarità di twiteer ovvero i TT (abbreviazione di tweet tendencies o tweet tags). Le tendenze (TT) rapprensentano gli argomenti maggiormente trattati in quel momento dagli utenti di twitter, e permettono di trovare informazioni su, magari, avvenimenti che stanno accadendo in quelle ore e dei quali ci interessa avere informazioni in tempo reale. Rappresentano, se vogliamo, uno dei motivi che stanno decretando il successo di twitter: essendo usato in parecchie situazioni anche di rilevanza sociale (vedi primavera araba o altre situazioni internazionali). Basti pensare, inoltre, allo scambio di informazioni nei paesi con manifestazioni importanti o eventi come le alluvioni dei giorni scorsi.
Oltre a queste due bisogna ricordare che su twitter, per la sua natura molto ristretta da sms, si usano tantissimo le abbreviazioni. Le più note sono quelle in inglese tipo asap, fiy o imho per citarne qualcuna.
Bene, direi che come "osservazioni" per il momento possano bastare: altrimenti questo post rischia di essere decisamente lungo.
Ne aggiungerò magari delle altre come dovessero venirmi in mente, o accorgermi di averne dimenticate di importanti. Se qualcuno ha delle osservazioni da fare in merito è il benvenuto.
Joystar
*lurka, ovvero "si limita a guardare" : un neologismo usato spesso in rete, sopratutto nei forum, per indicare quelle persone che si limitano a leggere senza partecipare attivamente alla discussione.
- Aggiornato il 25/04/12
Se qualcuno lurka* di tanto in tanto i miei tweets, grazie anche al widget che ho messo sul menù destro di questo blog, avrà notato, nell'ultimo mese, un sostanziale aumento degli stessi.
Mentre su facebook i miei interventi sono rari, su twitter sto pian piano incrementando la mia presenza.
La prima osservazione è ovviamente di carattere personale, dovuta al fatto che probabilmente mi trovo meglio con twitter che con facebook. Considerazione probabilmente ovvia. Ma, oltre a motivazoni personali dovute a mie inclinazioni mentali, carattere, modo di pensare etc.., il motivo è dovuto alla differenza caratteristica tra i due tipi di "social network". Al di là dell'aspetto e delle funzioni particolari, il vero aspetto che rende i due servizi così diversi risiede, secondo me, nelle modalità di gestione delle "amicizie" ed al focus differente cui entrambi i servizi indirizzano il loro vero target.
In facebook si è indirizzati ad avere molti amici, ed i contenuti spesso prendono importanza a seconda della persona che posta: portando il discorso a livello interpersonale ed escludendo di fatto chiunque non faccia parte del "gruppo", al di là di aver trovato un argomento che poteva interessare. Ovviamente questo succede anche a seconda delle impostazioni della privacy dei membri di facebook: una gestione molto libera (ma poco consigliabile) può permettere a chiunque di postare nella bacheca di un'altra persona. Invece su twitter l'importante non è il rapporto tra i "follower" ed i "followed" ma l'argomento di cui si parla. Questa fondamentale differenza porta più facebook, diciamo, alla "chiacchera tra amici" e twitter invece ad evidenziare la ricerca dell'argomento che ci interessa maggiormente. Ovviamente le cose si compenetrano tra loro e possono funzionare a parti invertite, infatti spesso twitter viene usato per parlare di argomenti di gossip o spensierati, e viceversa su facebook può anche nascere un bella discussione sull'ultimo ritrovato in campo medico e la sua efficacia (esempio a caso).
La differenza, come accennato sopra, rimane la possibilità di rispondere su quel particolare argomento. Su twitter, questo meccanismo, rende semplice il contatto tra le persone che siano famose o meno. Mentre su facebook la pagina di una celebrità è quasi sempre una finestra rappresentativa (con poche eccezzioni), su twitter capita spesso di poter leggere e rispondere a tweets di personaggi famosi o che siano loro a rispondere a te se l'argomento che hai citato li tocca da vicino. Chiaro che non possono rispondere a tutti, il tempo e le possibilità sono le stesse che avremo noi al loro posto e se dovessimo rispondere, tipo, a 10.000 persone non ci basterebbero mesi...
Inoltre il vincolo dei caratteri modello sms porta a sintetizzare all'estremo i concetti e quindi a sprecare il meno possibile in divagazioni (cosa che su facebook, un commento dopo l'altro, accade spesso).
Non volevo ovviamente fare un parallelo con facebook che, come descritto sopra, rimane un ambiente molto diverso. Mi serviva solo per puntualizzare l'importanza dell'apertura di twitter. Spesso infatti si hanno delle remore a postare la prima cosa che viene in mente su facebook (ovvio che mi riferisco al mio modo di vedere le cose... l'analisi è assolutamente soggettiva in questo caso) perchè essendo la platea dei potenziali lettori appartenente alla cerchia di amici (ma assai più spesso conoscenti e pochi amici nel vero senso) è preferibile evitare di banalizzare se stessi con uscite, diciamo, poco edificanti.
Twitter, al contrario, avendo come platea il mondo (oppure nessuno) ti permette di buttare lì quel pensiero, anche se banale, non avendo nessuna preoccupazione di essere giudicato... perchè spesso ai tuoi (pochi come nel mio caso) follower non interessa o perchè magari il tuo tweet si perde nel flusso continuo di aggiornamenti che scorrono nella timeline. Può sembrare un controsenso, perchè qualcuno potrebbe obiettare che alcune cose si potrebbero dire solo davanti a conoscenti, ma io credo che si debba riflettere sul fatto che l'idividuo si senta più libero in uno spazio aperto che non in una cerchia chiusa. Quante volte evitiamo di confidare cose personali in famiglia ma le diciamo invece a persone che conosciamo poco? Ecco appunto....
Tornando a Twitter: il servizio è anche molto facile da usare, anzi la sua somiglianza al noto sms lo rende amichevole anche ad un primo approccio. Per poterlo però sfruttare al meglio è utile conoscere alcune cose, insite nel servizio,ma non chiare se si è alle prime volte.
La prima particolarità che salta subito all'occhio, quando si vedono scorrere gli aggiornamenti delle persone che seguiamo, sono quelle parole che iniziano con il cancelletto (#). Quelli sono gli hashtag e sono stati introdotti per evidenziare al volo le parole che potrebbero essere utili per un ricerca rapida.
Inoltre servono per evidenziare quelle che rappresentano la seconda particolarità di twiteer ovvero i TT (abbreviazione di tweet tendencies o tweet tags). Le tendenze (TT) rapprensentano gli argomenti maggiormente trattati in quel momento dagli utenti di twitter, e permettono di trovare informazioni su, magari, avvenimenti che stanno accadendo in quelle ore e dei quali ci interessa avere informazioni in tempo reale. Rappresentano, se vogliamo, uno dei motivi che stanno decretando il successo di twitter: essendo usato in parecchie situazioni anche di rilevanza sociale (vedi primavera araba o altre situazioni internazionali). Basti pensare, inoltre, allo scambio di informazioni nei paesi con manifestazioni importanti o eventi come le alluvioni dei giorni scorsi.
Oltre a queste due bisogna ricordare che su twitter, per la sua natura molto ristretta da sms, si usano tantissimo le abbreviazioni. Le più note sono quelle in inglese tipo asap, fiy o imho per citarne qualcuna.
Bene, direi che come "osservazioni" per il momento possano bastare: altrimenti questo post rischia di essere decisamente lungo.
Ne aggiungerò magari delle altre come dovessero venirmi in mente, o accorgermi di averne dimenticate di importanti. Se qualcuno ha delle osservazioni da fare in merito è il benvenuto.
Joystar
*lurka, ovvero "si limita a guardare" : un neologismo usato spesso in rete, sopratutto nei forum, per indicare quelle persone che si limitano a leggere senza partecipare attivamente alla discussione.
- Aggiornato il 25/04/12
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